Il Manoscritto di Tolosa
Dio si serve di cause seconde
 
Scritto e scrittore
I personaggi
A.D. 70
Anno 1273
Il Processo
Glossario
Contatti
 
Julius Neinei Cardinale Terracini Cardinale Freeman Don Mario Hansen

 

Cardinale Freeman

Uomo asciutto, quasi scheletrico, dal volto tirato e rinsecchito e dai singolari occhi incolori in cui sembra vagare continua una luce di delirio incandescente, unico sintomo esteriore di un'intensa ed infinita personalità allucinata. Un individuo ieratico, un invasato, forse. Per il resto uomo affabile e gentile, in cui la disciplina prevale già sulle spontanee pulsioni interiori, a celarne la vera natura.
Un mistico, dunque, ma un mistico ingenuo e perciò pericoloso. Un individuo stralunato con il quale, prima o poi, dovrò fare i conti.

A dire il vero, la sua fisionomia richiamava quella di un cammello in età avanzata, ma tale similitudine, per nulla gratificante, contrastava indiscutibilmente con l'aura di enorme dignità e di consistenza eterna che le sue fattezze spandevano attorno.
Un asceta antico,sfolgorante nel volto color pergamena appena rigato da minuscole vene azzurrine, in cui lo sguardo totalizzante ammaliava l'interlocutore al punto da impedirgli di cogliere le sue vere fattezze.
Una rappresentazione sacra e sconcertante.