Cardinale Terracini
Egli aveva infatti una stazza imponente, doppia, forse tripla di quella del giovane, sembrando un titano dalla figura dolce e morbida, dalla sagoma ben disegnata da una massa di grasso omogeneamente distribuita sul corpo piramidale.
Il capo piccolo e sferico, dalla pelle glabra e di color rosa nordico, segnato da due labbra carnose ed un po' prominenti, perennemente atteggiate in un'espressione di accondiscendenza quasi noiosa, rassicurava gli astanti testimoniando la totale innocuità dell'individuo.
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Aveva un fisico imponente, ma dalle spalle curiosamente strette, quasi spioventi, da cui si dipartivano le braccia grassottelle e sproporzionatamente corte, che, indolenti, si appoggiavano sull'adipe prominente magnificamente esaltata dalla tonaca rossa che egli sempre portava.
Pareva quasi un enorme gatto, sornione ed imperturbabile nella sua sonnolenta staticità, e dalle unghie sempre ben celate nei morbidi cuscinetti dai teneri polpastrelli.
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